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Il mio primo giochino (1995) creato in Windows con Visual Basic fu abbastanza stupido: era un frenetico simulatore di parcheggio auto che si basava sul continuo cambio dei prezzi, ma era stato solo un esperimento. Il vero salto di qualità lo feci alla metà di quello stesso anno, quando creai un piccolo simulatore di "Monopoli" (Monopoli 256 Pro) e, subito dopo, un simulatore di tennis (Nice Tennis) in cui i personaggi erano piccolissimi e risultava quindi ingiocabile, ma ero ormai sulla strada giusta e incominciavo a ingranare nella programmazione.

La seconda generazione di giochi e' stata di certo molto piu' giocabile. Comincia alla fine del 1995 con Tetrix 2, una versione digitale di un gioco di carte che avevo inventato e realizzato su carta anni prima. Poi viene la conversione interamente disegnata e interpretata da me (come tutti i miei programmi) di Puzzle Bubble della Taito, che avevo visto in un bar. Ho chiamato la mia opera Puzzle Bubble 2 (1996); e' risultata piuttosto ben fatta, ma troppo prevedibile e ripetitiva.

E' stato con la terza generazione che raggiunsi il livello desiderato. Ho cominciato con Labirinto magico, una buona versione del gioco in scatola rivisitata in stile Gargoyles. Fra le opere migliori ho creato Biru-Biru (1996) per Windows 95 (una versione digitale tipo Tamagotchi del mitico personaggio di Claudio Bisio a Mai dire gol), il mio primo programma con cui si poteva interagire e che riconosceva i messaggi scritti, rispondendo secondo regole dettate dall'utente. Poi ho realizzato un programma per prevedere il futuro, Oracolo Cibernetico (1997), che ho poco dopo aggiornato in Oracolo Cibernetico Deluxe (1998). Ho anche realizzato un Archivio dei Libri (1998), per registrarne con facilità titolo, autore, anno, edizione e locazione, e JuxeBox 3 (1999, un archivio per files Midi). Infine, ho rifatto da capo Puzzle Bubble, giungendo a un buon risultato: Puzzle Bubble 3 (1999), con editor di livelli (!), uno o due giocatori sulla stessa tastiera e longevità infinita. L'unico difetto è che essendo un gioco con grafica "a icone" bisogna avere un'ottima scheda grafica (minimo 65.000 colori) e almeno un Pentium 133 (e poteva anche non bastare), nonostante il setup professionale all'interno del gioco permettesse di farlo girare anche sui 486.

La mia quarta generazione di giochi, oltre ad avere la complessità di calcolo di Puzzle Bubble 3, ha anche un'ottima Intelligenza Artificiale (AI). Cio' rende Assalto Navale (1999), una simulazione di battaglia navale, estremamente realistico nelle mosse: è, finora, la miglior opera da me prodotta, dopo TOTUM. Nello stesso periodo ho imparato a modificare a mio piacere le demo dei giochi più belli, riuscendo a usare tutti gli ambienti e i giocatori in PUMA Street Soccer, tutte le auto in Need For Speed 2, eccetera. Sono riuscito anche ad estrapolare dati dai files eseguibili (exe) e a dumpare alcuni giochi, a realizzare grafica 3D e filmati (anche in tecnica Morphing). Ho infine tradotto in italiano un programma di grafica tedesco (ReTouch) senza sapere il tedesco e operando soltanto sull'exe del programma. Mi sono dedicato anche ad Internet, creando, oltre a questo sito, anche un sito (in locale) sulla Storia dell'informatica (oltre 100 immagini, tutte le case produttrici, tutte le consoles, tutti i personal!) e uno sui Radiohead (con tutti i testi, foto e anche qualche MIDI).